Il progetto “Tracce” nasce nel 2018 da parte del cantautore Paolo Lizzadro che condivide con l’Associazione “Popoli in Arte” di Sanremo l’impegno a fianco dei migranti in transito alla frontiera italo – francese. Volontario insieme ad altre socie di “Popoli in Arte” al Campo Roya, Paolo Lizzadro si è messo a disposizione perché i migranti, di volta in volta presenti, vivessero un tempo altro, di prossimità, attraverso la musica. Sono nati dei preziosi incontri di ascolto dove poter invitare persone provenienti dai Paesi più diversi a raccontare quello che, della propria terra, si portavano con sé attraverso il ricordo e l’interpretazione di una melodia o di un ritmo che li identificasse con la terra che avevano lasciato. L’incontro era una sorta di intervista agita però attraverso il linguaggio musicale; un’intervista in cui l’intervistato potesse essere messo nelle condizioni di uscire, da quella piccola esperienza, potenziato poichè l’importanza della sua presenza, in quel
momento e in quel luogo, era pari all’importanza del viaggio intrapreso. Sono state raccolte numerose registrazioni lasciateci dalle persone incontrate per lo più presso il Campo di transito; ritmi e sonorità provenienti da Africa e Asia. Ne abbiamo selezionate 18 usando come criterio che fossero canti tradizionali dei rispettivi Paesi di provenienza. Successivamente, dall’inverno 2021, le tracce scelte sono state sottoposte ad un arrangiamento sobrio, cioè che fosse rispettoso delle identità musicali che avevano lasciato un’impronta dei loro passi. Ne è nato un disco dai tanti colori; i colori che ci accompagnano quando migriamo. Tutti noi siamo musica che cammina ma non sempre riusciamo a lasciare tracce del nostro passaggio perché essere accettati o accolti è fatica.
Allo stesso tempo, questo piccolo disco costituisce anche un prezioso strumento perché si possa parlare della causa delle migliaia di persone migranti in transito, dell’empasse politico, in cui l’Europa e l’Italia si trovano dal 2015 e della quotidianità alla frontiera di Ventimiglia. Dove desideriamo diffonderlo? Ovunque si ami la musica, ovunque si cerchino incontri diretti con la realtà, ovunque si potrà venire chiamati per fare immergere gli ascoltatori in una storia del nostro tempo. Pensiamo di presentarlo nei contesti più diversi ma dove ci sia sensibilità verso le tematiche migratorie. Lo faremo, laddove e quando sarà possibile, raccontandoci a partire da alcuni brani del disco interpretati dal vivo. La musica, spesso, parla molte lingue e si lascia intendere.

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