“Popoli in Arte” ispira la sua prassi e la sua riflessione alla pedagogia di Paulo Freire, unita alle pratiche del Teatro dell’Oppresso di Augusto Boal. Nel tempo la riflessione teorica che sostanzia ogni tipo di incontro formativo condotto dai professionisti volontari dell’Associazione si è allargata raccogliendo le eredità di Augusto Boal e ancora di don Lorenzo Milani e Danilo Dolci.

Le attività formative sono rivolte ai propri soci, al mondo dell’educazione (educatori, psicologi, insegnanti) e del volontariato, alle Università (studenti di Scienze della Formazione). L’educazione è un approccio e un metodo che, se applicato, si adatta a molteplici contenuti e orienta la didattica. In contesti sociali e politici, l’educazione popolare è prima di tutto attivazione di processi di coscientizzazione: l’educatore popolare fa in modo che coloro che sono, di volta in volta coinvolti in un processo, abbiano maggiore coscienza di sè, degli altri, della situazione sempre in vista di un cambiamento sociale, nel senso di una maggiore giustizia sociale. O come avrebbe detto Freire, in una liberazione tanto degli oppressi quanto degli oppressori superando la sola contrapposizione oppressi – oppressori.